ACICLOVIR

Aciclovir: un vero farmaco antivirale

Le malattie o infezioni virali sono causate dai virus, ovvero degli organismi costituiti da DNA o RNA, ovvero l’acido nucleico, circondati da un rivestimento proteico. Per sopravvivere hanno bisogno di moltiplicarsi attraverso una cellula vivente, per questo si insediano nell’organismo ospite causando o malattie gravi o, in alcuni casi, anche asintomatiche. Per contrastare i virus non è possibile utilizzare i classici antibiotici né tantomeno farmaci per la cura dei sintomi, bisogna infatti andare alla radice del problema ed eliminare gli ospiti indesiderati sfruttando medicinali chiamati antivirali.

Aciclovir è proprio uno di questi e, come vedremo più in dettaglio nei paragrafi successivi, ha delle applicazioni specifiche dal momento che non tutti i farmaci antivirali agiscono sugli stessi virus. Se vi è stato prescritto Aciclovir dal vostro medico curante e ne volete sapere di più in merito prima di assumerlo, siete nel posto giusto.

Principio attivo ha il nome stesso

Partiamo innanzitutto dalla molecola principale, chiamata aciclovir o anche acicloguanosina. Si tratta di una delle più utilizzate per i farmaci antivirali e ha larga applicazione per combattere virus come HSV, ovvero herpes simplex virus di tipo 1 e tipo 2, e anche contro la varicella e l’herpes zoster.

Perché usare Aciclovir?

La molecola aciclovir che si trova in farmaci come lo Zovirax, dovrebbe essere usata solo su consiglio del medico curante per il trattamento di herpes simplex virus che si manifesta a livello labiale o genitale, inizialmente con una sensazione di calore accentuato e poi con la comparsa di vescicole dolorose. Bisogna ricordare che anche dopo il trattamento l’infezione può comunque ripresentarsi in momenti specifici, come periodi stressanti o con esposizione al sole, poiché il virus sopravvive nel nervo trigemino. In persone immunodepresse, l’uso di aciclovir rappresenta un’importante prevenzione proprio contro gli herpes virus.

Storia: come Aciclovir è creato?

Aciclovir ha rappresentato un nuovo standard per la cura delle malattie virali essendo una molecola a bassa citotossicità. Sin dalla sua scoperta, a metà degli anni ’70 del 1900, è stata utilizzata per trattare infezioni della famiglia herpesvirus. Fu isolata a partire dai nucleosidi della spugna dei Caraibi, la cryptotethya crypta, e fu scoperta da Howard Schaeffer, Robert Vince, Bittner e Gurwara. Ad avere maggior credito fu però Schaeffer che continuò gli studi sulla molecola insieme a Gertrude Elion, cosa che valse il Nobel per la medicina a quest’ultima nel 1988.

Aciclovir è attualmente in vendita sul mercato italiano con il nome di Zovirax.

Usi di Aciclovir

L’uso principale di aciclovir è relativo al trattamento delle infezioni da herpes virus. Attenzione però, non si tratta di un farmaco in grado di eliminare i virus che vivono nell’organismo ma semplicemente si limita a curare i sintomi dell’infezione, per esempio riduce la loro gravità e la loro permanenza, aiuta la pelle a guarire prima e riduce il dolore e il prurito che si presenta nell’area dove si sviluppano le vescicole. In persone immunodepresse, aciclovir funge da protezione contro l’espansione del virus in altre aree del corpo, dove potrebbero causare gravi infezioni.

Come funziona questa medicina?

Diamo dunque un’occhiata al meccanismo di funzionamento. Aciclovir viene monofosforilato tramite l’enzima timidina chinasi, un enzima tipico degli herpes virus, agendo quindi unicamente sulle cellule infette. La molecola viene trifosfata e, in questa forma, può interferire con il DNA del virus, portandolo a una terminazione in seguito alla mancanza di OH, ovvero il gruppo ossidrile. Il risultato è una durata minore dell’infezione e un attenuamento dei sintomi più veloce.

Avvertenze

Prima di assumere farmaci a base di aciclovir è importante consultarsi con il proprio medico curante e comunicare stati di gravidanza e allattamento. Secondo gli studi effettuati in merito, non ci sono risultati che mostrino anomalie fetali in caso di somministrazione standard di aciclovir, tuttavia sono state riscontrate con somministrazioni sottocutanee in dosi elevate di aciclovir. Per una sicurezza proprio e del nascituro è comunque necessario comunicare al proprio medico la necessità di consumare aciclovir per il trattamento di un’infezione virale.

Questo viene inoltre trasmesso al latte materno, esponendo quindi il bambino a dosi elevate di aciclovir, sarebbe dunque il caso di astenersi dall’allattamento in caso di assunzione.

Differenze rispetto ad altri medicinali

Aciclovir è diverso dagli altri medicinali in quanto è un antivirale, il cui scopo è quindi quello di combattere virus e non batteri o altre infezioni. Non può dunque essere usato alla leggera o senza il benestare di un professionista del settore che possa valutare attentamente il vostro quadro clinico e decidere quale sia il migliore corso d’azione. Non usate aciclovir alla leggera poiché, come ogni farmaco, ha degli effetti collaterali importanti, che potete approfondire nei paragrafi più in basso.

Dosaggio

Negli adulti, per il trattamento di infezioni da herpes simplex, il dosaggio è generalmente di 200 mg per cinque volte al giorno ogni 4 ore, tralasciando il periodo notturno. Questo trattamento deve essere continuato per cinque giorni circa, tuttavia il medico curante può decidere di estendere il periodo del trattamento in base alla gravità dell’infezione. I pazienti immunodepressi potrebbero dover assumere una quantità doppia, ovvero 400 mg o addirittura sottoporsi a somministrazione endovenosa.

Il dosaggio per i bambini, se hanno superato almeno i due anni d’età, è simile a quello che riscontriamo negli adulti mentre al di sotto dei due anni il dosaggio è pari alla metà. Anche in questo caso i soggetti con immunodeficienze rappresentano un caso a parte e l’assunzione deve essere valutata con un medico.

Sovradosaggio

In caso si assumano dosi eccessive di aciclovir bisogna rivolgersi al proprio medico curante, tuttavia dosaggi accidentali di pochi grammi superiori alla dose consigliata non hanno dato vita a sintomi importanti a eccezione di effetti gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e mal di testa. Caso diverso è invece l’assunzione per via endovenosa, in quel caso dosi maggiori hanno portato anche a insufficienza renale, coma o convulsioni.

Consumo di Aciclovir

In base al tipo di farmaco a base di aciclovir, il metodo di assunzione è differente. Per quanto riguarda le compresse queste vanno ingerite con abbondante acqua, per facilitare anche il lavoro dei reni. Qualora invece abbiate acquistato una formula in gel o in crema per applicazione locale volta ad attenuare i sintomi dei rash cutanei dati da herpes virus, allora dovrete semplicemente aggiungerne il quantitativo indicato nel bugiardino sull’area da trattare, ricordandovi di lavarvi accuratamente le mani dopo l’applicazione per evitare di contagiare altre persone.

Da ricordare

Le infezioni da herpes virus sono molto contagiose, bisogna quindi seguire delle norme di comportamento al fine di evitare che anche altre persone che vivono con voi contraggano il virus. Non fate entrare in contatto le aree infette con altre persone, evitate di toccarvi gli occhi dopo aver toccato l’area che presenta vesciche o lesioni dovute a herpes virus e lavate spesso le mani.

In caso di herpes genitale, l’uso di aciclovir non eviterà la trasmissione al vostro partner tramite rapporti sessuali, dovreste dunque astenervi qualora abbiate lesioni visibili o i primi sintomi di eruzioni cutanee.

Eccezioni di utilizzo

Aciclovir può essere dannoso per i reni, specialmente qualora utilizziate medicine volte a contrastare altre infezioni, tumori, osteoporosi, casi di rigetto in seguito a trapianto di organi, pressione sanguigna alta o artrite.

Prima di assumere farmaci a base di questa molecola dovete informare il vostro medico di base, che vi saprà così guidare al meglio evitando la somministrazione in casi specifici dove potrebbe essere più dannoso che d’aiuto. Ricordate inoltre di comunicare al professionista anche eventuali farmaci non prescritti che assumete regolarmente, come vitamine o prodotti naturali i quali potrebbero comunque avere effetti indesiderati in seguito all’interazione con aciclovir.

Intensità degli effetti collaterali

Gli effetti collaterali preoccupano un po’ tutti gli utenti che consumano farmaci e, giustamente, bisogna essere sempre informati in merito per poter agire in caso vi sia qualcosa che non va. Anche aciclovir presenta potenziali effetti collaterali lievi e gravi, abbiamo dunque deciso di prenderli in esame nei prossimi paragrafi per aiutarvi a capire quando rivolgervi al medico.

Lievi effetti collaterali

Tra gli effetti più comuni del trattamento da aciclovir troviamo dolore all’epidermide, rash cutanei, prurito, vomito, nausea, diarrea o mal di testa. Non bisogna preoccuparsi eccessivamente di questi sintomi ma potrebbero essere un campanello d’allarme qualora persistano eccessivamente. In caso siano particolarmente intensi consigliamo comunque di farlo presente al proprio medico di fiducia che potrebbe consigliarvi l’interruzione del trattamento.

Gravi effetti collaterali

Tra i sintomi gravi che richiedono immediato contatto con una struttura sanitaria o un medico abbiamo sanguinamento, punti rossi e viola sotto pelle, stati confusionali, allucinazioni o problemi relativi al funzionamento dei reni, riscontrabili con minzione lieve o assente, dolore, gonfiore alle caviglie o ai piedi e fiato corto.

Conservazione di Aciclovir

Il farmaco deve essere tenuto lontano dalla portata di bambini e animali, conservato a una temperatura al di sotto dei 25 gradi centigradi e lontano dai raggi solari. È importante non consumare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione, in seguito alla quale bisogna disporre del farmaco in accordo con le leggi italiane sullo smaltimento. Non bisogna gettare il farmaco negli scarichi o nella comune spazzatura ma negli appositi recipienti che potete trovare sul territorio. Qualora non sappiate quale sia quello più vicino a voi vi invitiamo a recarvi alla vostra farmacia di fiducia per ottenere l’informazione desiderata.